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Testo da cui è stata estrapolata una mia intervista al Corriere di Sestri:
Il primo Maggio è da tutti considerata "la Festa dei lavoratori", ma adesso più che mai è necessario ridargli il significato iniziale: una data simbolo per ricordare la storica lotta ambientata nelle città industriali degli U.S.A. negli anni '80 dell''800.
In quegli anni si è versato il sangue degli operai di Chicago, con quelle morti iniziarono i primi scioperi per le otto ore lavorative. Quelle battaglie operaie erano spesso capeggiate da sindacalisti italiani, migrati per il lavoro come coloro che oggi respingiamo; questo ci deve far riflette sull'importanza di questa "festa dei lavoratori", perché sarebbe bene ripartire dal ricordo di quel movimento, per riscattare i tanti diritti, dei lavoratori e non solo, calpestati in questi anni.
Se per ricordare la resistenza si è soliti andare sulle montagne, per celebrare il 1 Maggio si dovrebbe andare nelle fabbriche: dove si è costruito un senso di comunità che non va perso.
In quegli anni si è versato il sangue degli operai di Chicago, con quelle morti iniziarono i primi scioperi per le otto ore lavorative. Quelle battaglie operaie erano spesso capeggiate da sindacalisti italiani, migrati per il lavoro come coloro che oggi respingiamo; questo ci deve far riflette sull'importanza di questa "festa dei lavoratori", perché sarebbe bene ripartire dal ricordo di quel movimento, per riscattare i tanti diritti, dei lavoratori e non solo, calpestati in questi anni.
Se per ricordare la resistenza si è soliti andare sulle montagne, per celebrare il 1 Maggio si dovrebbe andare nelle fabbriche: dove si è costruito un senso di comunità che non va perso.
Alberto Spatola
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