mercoledì 12 settembre 2012

Primarie per i parlamentari e referendum, riflessione moderatamente tagliente.

Nella umida confusione autunnale la politica si ritrova senza una direzione, smarrita: indecisa a tutto.
Ma su una cosa nel Partito Democratico si è sempre stati limpidi "se non cambia la legge elettorale, faremo le primarie per scegliere i parlamentari".
Se non cambia la legge elettorale...
Parole usate anche dal Segretario regionale ligure in una intervista che con un pietistico politichese, condito da gentilezza stucchevole e apparantemente artefatta, si dichiara disponibile a ruoli romani se richiesto dal partito ("se dal partito mi venisse chiesto un altro impegno sarei disponibile").
Si capisce quindi che la corsa ad essere onorevoli, se pur mascherata da "richieste", sia ben più serrata che quella visibile all'occhio televisivo tra Bersani, Renzi, Vendola (e Tabacci) per ciò va fatta chiarezza: se lavoriamo a Roma per modificare la legge elettorale con probabili esiti disastrosi cosa ne sarà della partecipazione promessa attraverso le primarie per i parlamentari?
Avremmo un altro Parlamento di "innominati" con dubbi criteri?
Per poi arrivare all'ingovernabilità più nera che ci porterà a grandi coalizioni perché "ce lo chiede l'Europa"?
Getteremo così nel meditteraneo qualunque possibilità di avere un programma degno di un partito progressista in Europa, come si sta cercando in queste ore proponendo dei referendum tematici tra gli elettori nel centrosinistra.
Se c'è ancora qualche possibilità di non essere schiacciati tra il tatticismo conservativo e auto-conservativo del gruppo dirigente del PD e la vuotezza mediatica del Sindaco di Firenze, sono questi 6 Referendum su Riforma fiscale, Reditto minimo, incandidabilità, consumo di suolo, matrimoni gay e alleanze di cui vi avevo già parlato.
Per cui rimbocchiamoci le maniche, lasciando cadere bottoni e gemelli fatti di rassegnazione e vittimismo, perché qualcosa si può ancora fare.
P.S.: non sapete come fare le primarie per i parlamentari? Ecco qualche suggerimento.

Alberto Spatola


 
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1 commento:

  1. Si son daccordo per fare le primarie per la scelta dei candidati alle Politiche. Sarei ancor più contento se la nuova Legge elettorale fosse per collegi e quindi ogni collegio avesse l'opportunità di decidere il proprio candidato tramite lo strumento delle primarie, in questo modo i territori avrebbero un parlamentare espressione diretta dei cittadini di ciascun collegio. Tutto ciò andrebbe normato.

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