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martedì 30 agosto 2022

Ep.2 🇮🇹🇪🇺 Io voto “la persona”, ma si può? | Il Voto nello stivale

 

Ecco il secondo episodio del visual-podcast "Il voto nello stivale", puoi ascoltare e seguire la trascrizione con alcune immagini a questo link: https://player.timelinenotation.com/albertospatola/24013 

Con questo episodio facciamo un viaggio tra le istituzioni italiane e alla scoperta della legge elettorale per il Parlamento, Camera e Senato. Per capire soprattutto quanto è possibile per noi cittadini votare "la persona", scegliere chi ci rappresenterà a Roma.
In appena 15 minuti scopriremo tutto questo.


sabato 3 febbraio 2018

I mostri e la vita, Macerata

Da una slide di presentazione della mia tesi triennale in "Storytelling, Political Communication and European Integration"
Cari amici che siete immersi in questa campagna elettorale, che sembra un girone infernale dantesco, se pensate di fare campagna elettorale sui fatti di Macerata vi sbagliate di grosso.
La battaglia in Europa e occidente (quindi in Italia pure) è tra aperto e chiuso, tra ponti e muri. Ma non si vince cercando i mostri altrui.
L'unico risultato è mettere al centro della discussione pubblica l'identità, la difesa nazionale e la sicurezza.
Non dividiamoci tra Saviano e Salvini, la maggior parte delle persone non ci vedranno il nesso, e prevarrà solo chi è poi sulla scheda elettorale con un messaggio chiaro in merito. Spoiler, Salvini.
Serve invece costruire progetti che portino le persone assieme, invece che dividere.
Così come fece da deputata Jo Cox in UK, che si preoccupò di quella parte di Inghilterra dimenticata, sola, rifugiati e non solo, guidando la Commissione sulla solitudine che ora trova spazio nel Ministero della solidutine.
Jo Cox che come ricorderete fu uccisa tragicamente durante la campagna referendaria Brexit-Remain, da un fanatico che urlò "Britain First".
Sappiamo poi come andò a finire quel voto, non commettiamo lo stesso errore, con la stessa incapacità di capire dove stia andando il paese.
Un paese fragile che si lascia affascinare facilmente da sirene nere, come dimostra, se pur in maniera maldestra e scopiazzata, il film "Sono tornato", e la realtà quotidiana in cui ancora oggi, come si è visto a Cantù, si fa fatica ad accettare un medico nero, che commenta però il fatto con una saggezza a cui dovremmo ispirarci.
Non cerchiamo quindi i mostri altrui che portano solo morte, ma celebriamo la nostra voglia e le opportunità della vita, nella differenza, nella tolleranza.

Alberto Spatola

lunedì 5 giugno 2017

Diario della campagna, pagina 3 L'incontro e la paura









Voglio partire da un fatto apparentemente distante, rispetto al diario di una campagna elettorale genovese, dal concerto dei Radiohead a Tel Aviv.
Il Movimento BDS ha chiesto alla band inglese di non tenere il concerto per sostenere il completo boicottaggio culturale di Israele. Le parole di Thom Yorke, leader e cantante del gruppo, sono il senso di questa pagina di diario: "Non sono d'accordo affatto con la messa al bando culturale, [...] il tipo di dialogo in cui vogliono infilarmi è bianco o nero. Ho problemi con questo. [...] è un così grande spreco di energie. Energia che può essere usata in maniera positiva. [...] Tutto questo crea divisione. Così non metti assieme le persone. Non crei dialogo e senso di comprensione. Se ora stai parlando di far progredire le cose in una società, se tu crei divisione, cosa ottieni? Ottieni Theresa May, Netanyahu, ottieni Trump. Questo è divisivo."
Ecco, io in questo giorni di campagna elettorale, ma anche prima, sto lavorando per unire, anche se intorno sento crescere un clima di divisione e chiusura.
Ho avuto l'occasione di partecipare, a nome di Crivello, a diversi confronti organizzati da associazioni, giornali di quartiere, TV locali e nei prossimi giorni dagli studenti medi. E anche nei momenti più concitati, c'è stato modo di imparare, incontrarsi.
Questo è il bello della politica, prendersi anche delle belle gatte da pelare, per cui è più facile prendere l'insulto che l'applauso, ma essere nelle condizioni di spiegare le proprie posizioni, e, se pur nella differenza, far nascere nuove riflessioni in te e in chi ti ascolta.
Così con enorme soddisfazione ho preso parte al confronto con le "Associazioni in Rete" che mi hanno presentato un esempio positivo di collaborazione tra realtà che non chiedono niente, anzi vogliono essere in condizione di dare. Sono poi andato al confronto organizzato da "Il Corniglianese" che da 5 anni racconta le vicende di Cornigliano e con piacere ho sempre letto ritrovandomelo nella posta da Consigliere Municipale. C'è stato il confronto formativo a Quarto, organizzato dagli scout, in cui ho avuto il piacere "sfidarmi" con Bucci che usava una marea di parole inglesi a caso pronunciandole con un vago accento milanese. Molte le interessanti domande, anche sulla ben più genovese rumenta.
Infine il faccia a faccia a Primocanale su futuro e lavoro e che potete rivedere.
Vorrei che la campagna durasse ancora un bel po', per poter avere ancora più occasioni di dibatto, perché è dall'incontro che nascono le migliori idee e l'informazione si può verificare, contestualizzare, però poi mi ricredo. Riaccendo il cellulare, e dopo queste iniziative, mi ritrovo pieno di segnalazioni di notizie false messe in giro da belinoni esagitati che gridano allo straniero e al degrado.
Potrei farne un elenco lungo, ma penso che sia ben più importante giocare d'attacco portando avanti le nostre idee ed esperienze, invece di sprecare parole contro chi getta fango sui social.
Ma una cosa vorrei riprendere, visto che gli allarmismi crescono.
Come già il Candidato Presidente del Medioponente Mario Bianchi ha sottolineato, in Via Siffredi, ex mutua, se si son visti dei lavori questo non vuol dire che si stia aprendo un "centro d'accoglienza", anzi in quell'area è previsto un centro per anziani.
Chi va dicendo nei vari gruppi con toni da ventennio che in quelle zone ha visto faccette nere, dice fesserie.
Quando sono state interpellate le autorità competenti per la gestione dei profughi ci hanno risposto con una sonora risata, dicendo che non sanno neanche dove fosse Via Siffredi, ed erano meravigliati che avessimo una via dedicata ad un porno attore (è un altro Siffredi, ovviamente).
Nel programma di Crivello, e nell'azione di cinque anni di Municipio, si afferma chiaramente l'impegno per l'integrazione e l'accoglienza.
Ma mai integrazione e accoglienza potranno avvenire nella disinformazione, è con l'incontro e la trasparenza che affronteremo ogni questione, in particolare quelle più delicate.
Teniamolo a mente, mettiamo un segnalibro a questa pagina del diario.

Alberto SPATOLA

venerdì 10 febbraio 2017

La Le Pen e gli Europei (e perché l'Italia rovinerà quasi tutto).

http://tiny.cc/l9u4iy
La Le Pen è la punta di diamante dell'estrema destra europea e sconfiggerla fra meno di un centinaio di giorni non sarà semplice, nemmeno con Macron (quasi impossibile con Fillon).
Ma non deve stupirci la sua ascesa, lei vuole negare la doppia cittadinanza a chi gli pare e piace, così come i "rispettabili" democristiani bavaresi che tengono in ostaggio la Merkel su questo e altri temi.
Dov'è invece l'alternativa?
Una forza politica che sappia superare gabbie nazionali e identitarie per creare un mondo più pacifico, in grado di comprendersi.
Dov'è la proposta per un mondo e una Europa più giusta, una Europa di diritti e opportunità?
Costruiamola!
Non bastano le testimonianze, le bolle in cui viviamo, e i piccoli esempi che "si può fare", bisogna avere il coraggio di andare "al potere", come ripete ossessivamente Sadiq Khan, Sindaco di Londra, ad una leadership dei Labour senza colonna vertebrale.
La mia generazione, i cosidetti Millenials, schifano il voto, le elezioni, e così sono inifluenti nella politica, se pur dotati di grandi strumenti tecnologici e culturali. Ma non è disinteresse per la cosa pubblica.
Per coinvolgerci serve una forza politica che sappia interpretare questa esigenza e trasformare una elezione in azione.
Ci sono diversi segnali nazionali che qualcosa sta nascendo.
In Francia l'ascesa di Macron non è solo un dignitoso argine alla cultura lepenista, ma anche solo elettoralmente ha un suo senso e rappresenta uno schema che in Austria si è visto essere valido (l'aperto contro il chiuso, il verde contro il nero, i ponti contro il muro).
In Spagna è in corso il Congresso della forza politica più interessante a livello europeo, Podemos, in cui almeno il 39% ha votato per uscire dalla fase "adolescenziale" del Partito votando la mozione Íñigo Errejón, non abbastanza, ma il segno che c'è voglia di passare dalla mera opposizione alla proposta di Governo. Comunque la si pensi, un confronto culturale e politico avvincente.
Se pur guardare all'Italia mi getta nella disperazione, il dibattito nella Sinistra è sulla stessa d'onda, ma non ne uscirà nulla di buono lo stesso, perché troppo concentrati a guardare alle differenze saremo solo in grado di rovinare ciò che di buono può nascere in Europa.
Eppure non ci vorrebbe molto a capire che la voglia di battersi per un Effetto a Parma e a Genova, le divisioni in Sinistra Italiana che potrebbero isolare l'idiozia nazionalista e anti-€uro di Fassina, la voglia di Pisapia di condizionare il Partito di governo, il fiore che può nascere nel marasma del PD, e la Costituente delle Idee che sta portando avanti Possibile con Civati, sono tutte espressioni della stessa necessità di non cedere il nostro tempo alla paura e alla nostalgia del demagogo più cinico.
Ma in Italia non lo si capirà, per cui dovremo presto smettere di inseguire i diversi "segnali nazionali" e costruire una risposta Europea.
Questa sarebbe l'ora per gli Europei!

Alberto Spatola

lunedì 20 giugno 2016

Della Comunicazione politica e questi ballottaggi

Mia previsione nel pomeriggio, h 15,57 del 19/6
Riflessione a caldo per la comunicazione politica.
Non servono tanto le cose chic, fatte bene, serve più istinto, e capacità di osare, anche con ben poca raffinatezza. Ma l'importante è avere un messaggio chiaro, netto e coerente (mi piacerebbe dire anche un programma, ma è vero solo a volte).
Vuoi candidarti perché di una parte, per marcare il territorio, stai pure a casa, non ti filerà nessuno.
In mezzo a tante inquietudini questa può essere una buona notizia.
Insomma è la democrazia, bellezza.
P.S.: Nella foto un mio pronostico nel pomeriggio del voto, alcuni amici dicono che porti sfiga.

Alberto Spatola