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giovedì 23 giugno 2022

ANALISI DELLA RIPARTENZA - IL VOTO SOTTO LA LANTERNA

Analisi della ripartenza - il voto sotto la lanterna

Provo a unire due cliché, “l’analisi della sconfitta” e “si riparta da…”, per cercare di dire qualcosa d’originale.
A volte ci riuscirò, spesso no.
Per cui una nota a margine: leggeremo molte analisi e considerazioni sull’ultimo voto amministrativo a Genova e il sentimento più naturale è di voler prendere la testa di chi ha scritto e provarla ad aprirla in maniera più o meno gentile per farci entrare qualcosa dentro, oppure proveremo immensa gioia, voglia di baciare e abbracciare chi ha scritto quella particolare riflessione in cui ci rispecchiamo e ci fa sentire un po’ meno soli.
Per cui vi chiedo di trattenervi dall’aprirmi il cranio o baciarmi con afflato, leggete, riflettete, annotate le vostre impressioni e leggetene altre.
Arriveremo a capirci qualcosa di quanto sta accadendo alla nostra città e alla nostra area politica se ricominceremo ad ascoltare e ad accettare che solo dal cucire le prospettive dei singoli ci si può avvicinare alla visione d’insieme, a una qualche verità o per lo meno una strada da percorrere.
Iniziamo quindi con un primo passo.
Guardiamoci attorno per capire dove andare.

Analizzerò la situazione andando dall’alto in basso, seguendo le schede elettorali che avevamo in mano il 12 Giugno.
L’elezione del Sindaco, del Consiglio Comunale (liste e preferenze), e l’elezioni Municipali, Presidenti, liste e Consiglieri eletti.
 
I CANDIDATI SINDACO
Molto inchiostro si sta usando per sottolineare quanto il risultato di Bucci sia da mettere in prospettiva con i numeri assoluti e non solo le percentuali.
C’è un fondo di verità, ma con alcuni dati possiamo vedere i limiti di questa narrazione consolatoria che di fatto ci dice che c’è una soluzione magica a queste continue sconfitte della “Genova progressista” a partire dal 2015: mobilitare “i nostri”.
Sì, ma non solo.
Confrontare i numeri assoluti fra una elezione e l’altra è fuorviante. È dall’inizio del secolo che Genova a ogni ciclo elettorale perde (mediamente) tra i 12 e i 13 mila abitanti. Cioè Genova si restringe: è come se ogni cinque anni perdiamo un quartiere delle dimensioni di Voltri, poi Nervi e poi Pontedecimo, e così via.
La Genova di Pericu era più grande e più giovane, quella di Bucci si è ristretta demograficamente di circa l’8%. Se nel 2002 c’erano 12 genovesi, ora ce ne sono 11.
Frasi del tipo che Bucci è il Sindaco meno votato della storia della città sono quantitativamente vere, ma nei fatti una distorsione che non ci aiutano a comprendere la realtà.

Per cui non basta mobilitare il cosiddetto fantomatico elettorato di sinistra per recuperare le glorie perdute, pensare che l’astensionismo sia un agglomerato omogeneo di delusi di sinistra è pura illusione. E non c’è bisogno che citi dei dati per confermare tale fatto.
Soprattutto questa lettura porta la “Genova progressista” a guardarsi il proprio ombelico e a dividersi tra chi accusa gli altri di non aver fatto la tal cosa per appassionare l’elettorato che ha preferito il divano, e chi, invece accusa l’elettorato o quel gruppo di elettori d’aver scelto il divano anziché difendere la Genova del colore giusto.

Bucci ha raggiunto il suo risultato sicuramente anche grazie ai limiti del centrosinistra, ma c’è del suo. Lasciamo da parte il personaggio che si è creato, la comunicazione, il Sindaco-Commissario, etc. Il centrodestra di Bucci è qualcosa di radicalmente diverso dal centrodestra genovese precedente al 2015.
Ancora nel 2017 il centrodestra aveva pochi candidati, poche liste e un’area culturale di riferimento legata ai suoi partiti tradizionali. Oggi, nel 2022, si è presentato con una coalizione ampia guidata dalla “Lista Bucci” e la “Lista Toti”. Possiamo discutere ore del sostegno di Renzi e Calenda a un candidato Sindaco sostenuto da Fratelli d’Italia e Lega, ma la loro scelta è la conseguenza del fatto che dietro al rieletto Sindaco c’è una coalizione ampia e varia.
In maniera simile (lascio a voi decidere se metterle sullo stesso piano) alle coalizioni di Burlando che con una battuta diceva andavano da Don Gallo a Monteleone (ex deputato UDC).
Personalmente critico i metodi con cui le coalizioni di Burlando e Bucci si sono formate, troppo legate alle sigle e al potere, agli interessi più o meno particolari. Ma dall’elezione di Obama alla scelta del Sindaco di paese si vince con progetti e messaggi inclusivi, ampi, o per lo meno grandi abbastanza.
È necessario quindi superare quindi gli steccati ideologici ed evitare le contrapposizioni specialmente quando si è in una posizione di svantaggio.
Il centrodestra ha fatto campagna elettorale in luoghi in cui prima non ci si avvicinava e ha candidato persone provenienti da comunità che prima guardavano altrove o non erano ascoltate.
Dobbiamo inorridire e reagire di fronte all’intolleranza e alle idee politiche delle destre a Genova come altrove, ma allo stesso tempo comprendere le dinamiche particolari del loro successo.

Passando al campo sconfitto, io spero vivamente che le analisi su Ariel Dello Strologo non si soffermino sulla sua natura di candidato, ma su come la coalizione di riferimento sceglie e costruisce le candidature.
Ogni persona, e quindi ogni candidato ha dei limiti, ma su quei limiti ci si lavora e si costruisce una squadra e una strategia per mettere in luce i punti di forza e compensare i lati più deboli.
È un lavoro che richiede tempo e capacità.
A volte le primarie sono un tassello importante di tale lavoro, a volte se ne può fare a meno. Pensare che le sole primarie bastino è illusione, credere che non facendo le primarie il resto si aggiusti da sé è folle.
Le dirigenze del centrosinistra sono state folli, Ariel Dello Strologo ci ha messo tutto se stesso per fare del suo meglio.
Punto.
Faccio quadrato su un candidato che ho incontrato una sola volta e per cui non provai una particolare affinità quando si fece il suo nome. Però ho osservato la campagna elettorale che ha condotto, il lavoro inclusivo con cui ha costruito la sua lista, e sapendo bene quanto è facile fare scivoloni nel mentre i riflettori sono sempre addosso credo gli si debba dire grazie e fargli dei complimenti.
Le critiche che posso fare non sono per evidenziare errori, ma cose che potevano essere fatte meglio. Per esempio è da evidenziare come la sua lista l’abbia costruita tramite un lavoro inclusivo, però purtroppo quel che è uscito fuori è stato solo il tentato messaggio “il mondo centrista è con me, non sta andando verso Bucci”. Il messaggio ci poteva anche stare, ma ha coperto la pluralità della sua lista, che non ha fatto un risultato strabiliante, ma onorevole, coinvolgendo vari gruppi troppo spesso snobbati.
Insomma la lezione è la solita non bisogna essere centristi, ma centrali. A volte le due cose si sovrappongono in parte, spesso sono concetti diversi.
Dello Strologo poteva mettere meglio a fuoco i due concetti, ma non è cosa semplice, soprattutto in Italia dove siamo maestri nell’impantanarci nel centrismo, o meglio nel centrino.
 
IL VOTO COMUNALE
Farà parte del Consiglio Comunale oltre al Sindaco e ad Ariel Dello Strologo anche il candidato Sindaco Crucioli, e la sua lista si è affermata in quasi tutti i Municipi con un* elett*.
È un segnale preoccupante, non solo abbiamo la coalizione di maggioranza relativa (a livello nazionale) guidata da Fratelli d’Italia, ma fuori dai blocchi c’è spazio per altre formazioni che pescano dalle cloache di pensiero filo-Putin, no-vax e contro il processo d’integrazione europea.
Nel mentre si osserva il possibile evolversi di un “centro”, gli estremi si stanno ri-amalgamando e prendendo nuove forme al di sotto dei radar.
Sarebbe colpevole far finta di nulla, urlare ai fascismi quando serve elettoralmente e poi alzare le spalle quando ITALEXIT si camuffa sotto forma di lista civica e supera abbondantemente il 3%.

Passiamo alle liste che hanno composto la coalizione di centrosinistra e 5 Stelle.
L’elemento più semplice da analizzare sono appunto i 5 Stelle. Anziché cogliere gli elementi di novità e il grido proveniente dall’elettorato del MoVimento nel 2013 (e negli anni precedenti) e trasformarlo in programma di governo attraverso un’alleanza puntuale, il centrosinistra e il PD in particolare ha aspettato e mandato al macero anni fondamentali per lasciare che fosse il centrodestra a ripensarsi e così capace di mangiare pezzi del fu elettorato grillino.
Solo adesso che i 5 Stelle sono diventati un piccolo orticello, luogo di battaglie personali, allora il PD ci si rispecchia e tenta un alleanza formale, strutturale che sa tanto di preservazione del potere. Le idee, i programmi, le posizioni sull’Europa, sui vaccini, “i taxi del mare”, le vicinanze geopolitiche alla Russia di Putin, alla Cina, etc. è tutto dimenticato.
Il risultato che ora, in una delle città simbolo dei 5 Stelle, quello stesso partito è il nano della coalizione col suo 4,40%.

La cornice entro cui valutare il risultato del PD sta nel costruire coalizione intorno a sé, non in quanti voti col naso turato si prende. Ma probabilmente ai suoi dirigenti locali ciò non interessa. Invece, l’analisi che si legge più facilmente tra le file democratiche è “abbiamo perso, ma il PD ha tenuto”.
È da 30 anni che la politica italiana ha scelto la follia delle coalizioni pre-elettorali, ma anche se queste (finalmente!) sparissero domani la forza di un “partito di governo” non si misura solo dai voti che prende, ma dalla capacità di creare alleanze intorno a una visione politica.
Senza allargare troppo lo sguardo, possiamo vedere come il PD genovese appaia sempre meno interessato a governare, ma cerca invece di stare il più comodamente possibile all’opposizione. Credendo che un giorno ritornerà il proprio turno.

L’alternativa all’apatia del PD dovrebbe essere un altro soggetto politico, anche solo a livello locale, nello stesso campo, ma con nuove idee e maggior capacità di coinvolgimento.
Purtroppo non c’è nulla di tutto ciò all’orizzonte, perciò ampie fette dell’elettorato guardano intorno al PD, sperano per un po’ in qualche esperimento del momento, e poi si turano il naso.
La dirigenza del PD scambia ciò per consenso.

Per fortuna al di fuori delle gabbie della dirigenza qualche elemento di speranza emerge anche tra le preferenze ai candidati del PD.
Cristina Lodi, seppur figlia di una lunga tradizione di corrente interna al PD, col suo risultato, prima degli eletti, dimostra come il lavoro consigliare, conoscere l’amministrazione e i problemi cittadini sia la strada per gestire e costruire il consenso. È un insegnamento fondamentale per un centrosinistra che risucchia le sue energie più preziose nelle lotte intestine di partito.
Altro elemento di speranza è SiMohamed Kaabour. Un candidato indipendente, senza tessera, che mi auguro con tutto il cuore rimanga tale.
Genova ha bisogno che il suo impegno sia libero e in grado di rappresentare una coalizione ampia di nuovi genovesi, e portare avanti battaglie di diritti e opportunità.
Per me non è stato un bello spettacolo guardare da lontano queste elezioni amministrative, ma un po’ di gioia l’ho sentita nel vedere “Simo” tra gli eletti. Ho sentito che forse fra qualche anno i miei futuri figli potranno rispecchiarsi in una città che non dimentica le proprie radici di città portuale e aperta.

L’alternativa al PD, non illudiamoci, non c’è, ma qualcosa si muove.
Alternativa non c’è perché come al solito ciò i vari tentativi si auto impongono il limite d’essere “a sinistra del PD” e perché si preferisce la somma alla moltiplicazione, le sigle alle persone.
La cosiddetta lista “rosso-verde”, per i pignoli “Europa Verde - Lista Sansa - Linea Condivisa” ha perpetuato fin dall’inizio i suddetti errori.
Basta appunto il nome (oltre al logo) per capire come quella lista fosse nata sui presupposti sbagliati, ma i candidati, singolarmente, sono riusciti a scrivere una storia diversa. Una nuova generazione ha preso le redini del progetto e il risultato si può vedere nei Municipi e in maniera ancora più plastica nel Consiglio Comunale con l’elezione di Filippo Bruzzone, Consigliere uscente del Municipio Ponente, e Francesca Ghio attivista dei “Friday for Future”. A questa nuova generazione nelle istituzioni l’ingrato compito di non cadere nelle etichette del passato che hanno portato la loro lista a essere una sommatoria insipida e invece radicarsi nella città.

Per potersi radicare nella città gli servirà l’umiltà di collaborare con soggetti al di fuori della loro area politica, essere orgogliosi della loro giovane età, ma non iniziare una battaglia generazionale persa in partenza e soprattutto non essere “angurie” ma veri ecologisti.
L’ecologismo politico in Italia si presenta sempre in maniera caricaturale (difesa degli animali prima di tutto e no a ogni cosa) o come surrogato, contorno alla sinistra radical comunista. Appunto “angurie”, verdi fuori ma rosse dentro.
L’ecologismo anche in Italia come in buona parte del resto d’Europa deve trovare l’orgoglio di camminare sulle sue gambe e contaminare le altre culture politiche anziché l’inverso.
Insomma l’invito a Francesca e Filippo e agli altri eletti della lista e di camminare sul cammino di Alexander Langer, tra i fondatori dei Verdi Europei, che scrisse già negli anni ’80 “È vero, il verde non passa per la cruna dell'ago rosso”.
Nei prossimi anni si vedrà quanti passi avranno fatto in quel percorso.

Infine c’è la già citata lista del candidato Sindaco “Genova Civica - Ariel Dello Strologo Sindaco”.
Come già detto l’errore di mettere in risalto gli elementi centristi all’inizio della Lista, ha coperto quegli elementi di nuova politica che con saggio lavoro di cucitura il candidato Sindaco ha messo assieme.
Per esempio entra in Consiglio Comunale Amore Stefano Pietro, che non ho il piacere di conoscere ma rappresenta “DEMOS - Democrazia Solidale” il Partito d'ispirazione cristiano sociale che ha tra le sue file il medico di Lampedusa, ora Euro parlamentare Pietro Bartolo. Inoltre hanno avuto un risultato rilevante i candidati di “Possibile” il partito fondato da Pippo Civati con numerosi candidati che hanno ravvivato la lista per il Comune e in alcuni Municipi.
Infine “Volt”, di cui faccio parte, il partito progressista pan europeo è stato motore della campagna elettorale della lista specialmente nel Levante e Medio Levante della città in cui ha eletto la sua co-coordinatrice Chiara Barbieri. Un risultato meritato frutto di anni di lavoro, ascolto e campagne.
Ecco, un fondamentale tassello della ripartenza dovrà essere la nuova politica, centrale rispetto le sfide di oggi e domani, che Dello Strologo ha saputo aggregare.
 
I MUNICIPI
Nel 2012 all’indomani delle primarie tra Vincenzi e Doria, vinte dal secondo, un allora deputato durante un’assemblea a Sestri Ponente raccontò di un dialogo che ebbe con un operaio della Fincantieri il quale votò Doria convintamente, soprattutto come scelta di protesta contro la dirigenza del PD genovese. A quel punto il deputato gli chiese “ma se avessimo candidato la Vincenzi, senza primarie, l’avresti votata?” L’operaio rispose che si l’avrebbe votata. Per il deputato il discorso era chiuso e la morale presto detta: dovremmo avere più fiducia nella capacità di mobilitazione della “disciplina di partito” e non perdere tempo dietro alle primarie o altri strumenti di ascolto e scelta che confondono e dividono.
Dieci anni dopo, nel Municipio di Sestri Ponente il candidato del centrosinistra, ex Vice Sindaco e probabilmente l’ultimo dei funzionari del fu PCI, perde la corsa per la Presidenza del Municipio.
L’arroganza di quel deputato, ancora influente, incarna gli errori e le ragioni di come nel mio Municipio in due elezioni si sia passati da un centrosinistra al 72% nel 2012, poi una coalizione che fu in grado nel 2017 di guadagnarsi il premio di maggioranza con qualche fatica, per arrivare a oggi nel 2022 un centrosinistra che perde così come in altri sette Municipi.

La realtà è che la disciplina di Partito bisogna anche guadagnarsela, e il PD genovese è da anni che fa di tutto per perdere quel rispetto che pensa sia dovuto.
Per i Municipi sono state fatte molte scelte infelici. Diversi candidati Presidenti in gamba sono stati trascinati in basso non solo dal risultato comunale, ma anche da una guerra-trattiva oscena sulla scelta dei nove candidati Presidenti in cui tutti ci hanno perso.
Guarda caso i due Presidenti riconfermati del “CSX-5S” sono i due che hanno potuto fare campagna elettorale per tempo con liste fatte di gente radicata invece che doversi difendere dal fuoco amico.
Un perfetto esempio di ciò è l’ottimo risultato di Federico Romeo in Valpolcevera che se nel 2017 fu eletto a fatica, senza aver diritto al premio di maggioranza, con questa tornata vince agevolmente soprattutto grazie alla sua lista civica che raccoglie oltre 2000 voti in tutto il Municipio.
Una risalita della china che è controcorrente col risultato generale e da cui quindi c’è da imparare.

Tra il Medioponente e la Valpolcevera c’è un quartiere, Borzoli, che è di confine. Il centrosinistra genovese dovrebbe riunirsi lì. Dovrebbe riflettere sui suoi errori, sulle persone e le comunità che non ha saputo valorizzare e allo stesso capire come mobilitare le varie fasce dell’elettorato a partire dai più giovani. Dovrebbe parlare di temi concreti e costruire classe dirigente locale intorno a idee serie per i nostri quartieri.
Mettere da parte simboli e arroganze di Partito è il primo passo.
In breve, ciò che non è stato fatto per lo meno negli ultimi dieci anni a Sestri Ponente e Cornigliano.
Nel 2017 anche per tenere viva l’esperienza amministrative del mandato precedente fui tra i fondatori di un progetto civico locale, “Il Prossimo Medioponente”, il quale prese quasi 2000 voti. In questi anni la politica locale ha fatto di tutto per distruggere tale esperienza anziché farne tesoro.
Da questo auspicabile incontro di Borzoli non si dovrebbe uscire incensando o condannando questa o quella persona, questo o quel candidato. La questione è di metodo.
Ed è chiaro che se si svalica la collina di Borzoli verso nord qualcosa si è capito, se si svalica verso sud, la bussola si è rotta, da molto tempo.
Mentre quel deputato parlava l’ho vista ruotare all’impazzata senza alcun senso.

IN CONCLUSIONE, O MEGLIO PER RIPARTIRE
Ciò da cui ripartire per me si evince in maniera abbastanza naturale da questo voto, e con ogni elezione che analizzo, ogni anno che passa, affino sempre più una visione che è dal 2015 che porto avanti, ma in realtà già da molto prima.
Il centrosinistra deve mettere al centro del suo progetto Genova e la Liguria. Abbandonare le sigle e le etichette per presentarsi in maniera totalmente civica.
Per cui costruire prima di tutto un messaggio, un programma, una storia e il consenso necessario intorno ai propri candidati Presidenti e Sindaco.
Ma ciò non basterà, questo processo non può essere dall’alto verso il basso, ma al contrario deve partire dai territori.
Dobbiamo essere creativi e costruire associazioni politiche di quartiere che diano forma a classe dirigente locale con squadre di persone radicate, attive nel sociale.
Non è il lavoro di una campagna elettorale, ma il lavoro di almeno un mandato, cinque anni.

Costruire realtà civiche e classi dirigenti locali, di quartiere, può sembrare un lavoro sconnesso che manca d’unità, d’insieme. Per questo in parallelo servirà un’aperta dinamica e vulcanica discussione su che idea di città abbiamo. Un vulcano non come il Vesuvio che fa paura nel suo silenzio, ma la vivacità e fertilità dell’Etna che è infatti è celebrato in siciliano come “Mungibeddu”, il “buon monte” possiamo tradurre.
Da quando sono nato che sento parlare della necessità d’avere una “visione di città”, si diceva dobbiamo guardare lontano alla Genova del 2020, eccoci in questo decennio e ancora niente.
Provo a mettere sul piatto un metodo per rendere più semplice e concreta questa “visione di città” da costruire: partiamo dagli occhiali.
Cioè con gli occhi di chi vogliamo guardare Genova per immaginarne una diversa?
Se il centrodestra ha trovato la sua incarnazione in un dispotico uomo ultra 60enne, la Genova progressista può costruire una Genova diversa guardando alle nostre strade e ai nostri problemi con gli occhi delle giovani donne tra i 25 e i 45 anni. Coloro che stanno per costruire una famiglia oppure la tengono assieme e sanno che la città più anziana d’Italia (dopo Trieste se non vado errato) è sulle loro spalle.
Guardiamo Genova con i loro occhi, mettiamoci i loro “occhiali”, ascoltiamo. La tanto agognata “visione di città” verrà da sé.
Una Genova per le famiglie, dove lavorare e vivere bene.

Per cui agli eletti in Consiglio Comunale, penso a SiMohamed e a Francesca, e a tutti gli altri che ho citato, i candidati Presidenti ingiustamente sconfitti penso soprattutto a Roberto in Val Bisagno e a Serena a Levante, e alla nuova politica di Volt, e gli altri gruppi politici troppo spesso snobbati, spetta il compito di fare squadra, lavorare bene nelle istituzioni, ma soprattutto andare fuori, tra i cittadini.
A mettere radici.
I frutti arriveranno.

Alberto Spatola

sabato 29 aprile 2017

Mi candido per il Consiglio Comunale, con Gianni Crivello.

Quando ieri ho firmato per accettare la candidatura al Consiglio Comunale di Genova per la lista "Gianni Crivello Sindaco" non mi sono fermato molto a riflettere, avevo altri impegni e ho continuato dritto tra le incombenze di giornata.
Poi, arriva la sera e la notte, e chi mi conosce sa che per me è momento di riflessione, il momento per le idee così forti da non far dormire.
Quel che ho pensato è che a 25 anni essere candidato per il Comune di Genova, chiamato a mettersi in gioco direttamente dal candidato Sindaco, è una bella responsabilità.
Devo quindi ringraziare Gianni Crivello per l'opportunità.
Grazie alla sua disponibilità si può ancora investire nel centrosinistra.
Con la sua storia popolare, slegata dalle appartenenze, ma legato a le sue radici territoriali, Crivello è la persona giusta con cui iniziare questa sfida.
Per questo ho accettato la candidatura nella sua lista "Gianni Crivello Sindaco".
Ma al di là della stima e confidenza personale, dell'esperienza da Consigliere municipale a Sestri Ponente e Cornigliano e impegno nell'associazionismo di stampo internazionale ed europeo, so che la proposta mi è arrivata, non per rappresentare me stesso, ma per dare voce agli ambienti della città che frequento e a cui sono vicino.
Perciò inizio questa avventura e come prima spesa per la campagna elettorale cambierò un pezzo alla mia bicicletta perché voglio pedalare, girare tanto.
Voglio incontrare le persone, non produrre slogan da mettere su manifesti.
Voglio spiegare e raccontare le mie idee per Genova e raccogliere le energie migliori tra chi ha a cuore la città.
Ci sarà chi è interessato solo a collocarsi politicamente, invece la mia priorità è Genova e io sono pronto a rimboccarmi le maniche.
Al lavoro quindi per rappresentare il quartiere in cui vivo e sono nato e in cui sto concludendo l'esperienza da Consigliere municipale del Medioponente, Municipio in cui si voterà di nuovo (scheda rosa) e per cui ho contribuito a far nascere la bellissima esperienza del Progetto Civico Municipale "Il Prossimo Medioponente" che sosterrò con tutta la mia forza.
Al lavoro per Genova, al lavoro per una Genova con più opportunità, più attenzione ai cittadini, per una Genova più europea.

Alberto Spatola

lunedì 8 febbraio 2016

Mozioni su Riforma dei Municipi e sistema elettorale. Consiglio Medioponente 8-2-2016

Come narro da due post, uno per la presentazione l'altro per la votazione in Commissione I, sto portando avanti due mozioni che promuovono una radicale riforma dei Municipi genovesi.

Oggi alle ore 14,30 ci sarà Consiglio municipale del Medioponente in cui verranno discusse per una approvazione, o bocciatura, definitiva, anche se ovviamente, se pur approvate rimangono proposta all'amministrazione comunale.

La prima "Mozione su Riforma dei Municipi" chiede la realizzazione, come già previsto dallo Statuto del Comune, dell'Osservatorio sul decentramento per riformare in tempi certi la macchina comunale, attraverso un meccanismo dal basso che coinvolga tutti i Municipi.

La seconda "Mozione su riforma del sistema elettorale dei Municipi" propone invece una puntuale riforma del sistema istituzionale ed elettorale dei Municipi genovesi.

Già un primo merito questa proposta lo ha avuto, se prima il confronto era tra i corridoi, con a volte imbarazzanti silenzi tra diversi organi comunali, tra palazzi, ora inizia a filtrare il dibattito alla luce del sole essendoci stato un articolo su Genova24 in merito alla mia proposta.
Porto avanti questa idea da oltre un anno ed è protocollata da mesi, ma grazie questo articolo ho visto molti miei contatti, e non solo, discutere del sistema elettorale proposto.
I punti che più hanno fatto discutere e hanno lasciato perplessità son stati il voto agli immigrati, ai sedicenni e il premio di maggioranza alla lista invece che alla coalizione.
Noto con piacere che la doppia preferenza uomo/donna non crea più troppi stupori, anzi, in ogni caso ho letto le varie critiche e discussioni e spero domani, nella presentazione, di saper uscire dai singoli elementi tecnici e saper dare delle esaurienti spiegazioni, politiche.
Spero di avere il video degli interventi.

Non convincerò tutti, poco ma sicuro, ma iniziamo a discutere.

Ora Genova!

Alberto Spatola, il Consigliere

lunedì 11 gennaio 2016

I Commissione finale (!) su Riforma dei Municipi

Mercoledì vi sarà (forse) l'ultima tappa della discussione in I Commissione del Medioponente su le due Mozioni da me presentate in merito alla Riforma dei Municipi.

Rispetto alla versione inizialmente depositata vi son state numerose modifiche, ma non stravolgimenti, sono state principalmente tolte alcune cose troppo "eccentriche", alcuni cambiamenti per avvicinarsi al sentire trasversale e molte migliorie.

A Novembre avevo pubblicato qui le mozioni e relativa spiegazione.

Aggiungo a fine post il link alle mozioni, nella ultima versione utile, comunque non ancora definitive e per chiarezza c'è da sapere che, se approvate in Commissione, dovranno pur essere approvate dal Consiglio Municipale e a quel punto non saranno norma comunale, ma solo una proposta del Medioponente al resto della città, so però che anche altri Municipi stanno lavorando a proposito.

Mozione su riforma dei Municipi Mozione più generale che promuove un percorso per elaborare in tempi certi una riforma nel campo delle deleghe e l'amministrazione, e nel campo istituzionale ed elettorale;

Mozione su riforma del sistema elettorale dei Municipi Mozione specifica sulla riforma istituzionale ed elettorale dei Municipi, poiché l'attuale sistema non è in grado di affrontare il mutato contesto politico e presenta altri difetti a cui è necessario porre rimedio, ma in questa proposta si va anche oltre volendo dar nuovo protagonismo ai Municipi e allargando l'elettorato a migranti e sedicenni.

P.S.: I simboletti a lato, nei due documenti della mozione, sono a segnalare le parti modificate nel corso della discussione.

P.P.S.: Approvate quest'oggi entrambe le Mozioni, con maggioranze diverse.
Trovate qui il testo definitivo della "Mozione su riforma dei Municipi",
mentre il testo della "Mozione su riforma del sistema elettorale dei Municipi" è disponibile qui.

Alberto Spatola, il Consigliere del MedioPonente
 
 

 

martedì 20 ottobre 2015

Sono un abusivo, dimissioni dal Partito.

Questa la lettera che ho oggi presentato in Assemblea PD Genova:
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Sono un abusivo.
Sono un abusivo perché ormai senza casa politica, di fronte agli sconvolgimenti delle ultime regionali ho detto che i dubbi sono il metro del mio pensiero.
Poi ho iniziato a far chiarezza cogliendo l'opportunità di una distanza voluta e ora ricercata.
E mi è chiaro come il PD sia un Partito ormai perso e che a sinistra non sta nascendo nulla di utile, quindi, come avrei voluto fare durante la campagna elettorale, è arrivato il momento che mi dimetta da organi che sto occupando abusivamente essendo ormai senza casa politica e avendo preso una decisione chiara col voto di Maggio: non aderire ad altri soggetti, ma scegliere liberamente, senza appartenenze.
Mi sono illuso che questa mia voglia di libertà potesse essere contagiosa e facesse nascere una rete di indipendenti di centrosinistra che anteponessero Genova ai giochi di palazzo, alle sigle.
La città declinante prima del palazzo marcio, sarebbe arrivato il momento di pensare a Genova, Ora Genova, ma siamo invece sempre più condannati alla dittatura del presente, alla mancanza di prospettiva, sempre più intenti a costruire carriere e accordi, invece che popolo e idee.

Per cui formalizzo le mie dimissioni dalle Assemblee provinciali e regionali del PD di Genova e Liguria, le mie dimissioni dal direttivo del Circolo PD di Sestri Ponente e comunico che non rinnovo la tessera dell'anno 2015.
Rendo noto il fatto, per iscritto, al Segretario, del territorio di Genova, Alessandro Terrile.
Chiedo che comunichi, a chi di dovere, per quanto compete l'assemblea regionale e il direttivo del PD di Sestri Ponente, mettendo a conoscenza gli iscritti ai Circoli PD di Sestri e Cornigliano.

Da ultimo mi sono definito un "attivista a chiamata" che sogna di mettersi in proprio.
Il mio impegno sarà in questo senso: spendermi per singoli progetti che valgano la pena. L'ultima "chiamata" a cui devo, con piacere, ancora rispondere è quella di 413 cittadini del Medioponente che mi hanno eletto Consigliere di Municipio votando me e il Partito Democratico.

Per questo continuerò a svolgere il mio compito di Consigliere nelle file del gruppo del Partito Democratico del Medioponente, da indipendente, e continuerò a contribuire economicamente al Partito con la parte di "gettone di presenza in Consiglio" che gli spetta come accordato nel 2012.

Sempre che questo sia accettato, perché come si può capire di fare l'abusivo non ho nessuna intenzione, per cui mi si faccia sapere chiaramente se un battitore libero è sopportato, io non ho remore ad allontarmi ancora un po'.

Questa politica non offre possibilità di cambiamento e azione: è speculazione finanziaria fatta consenso, in cui ognuno mi dice di fare carriera o di provare a cambiare le cose, e quando chiedo come, mi si inizia a parlare di "presidiare il fortino" o di "fare le scarpe" a qualcuno. 
Preferisco rimanere coi piedi per terra, con le mie scarpe e non essere più un abusivo.
Così senza tetto per essere capace di guardare il cielo.
L'ultima volta che l'umanità il cielo lo ha guardato è andata sulla luna.
Quando torneremo a farlo anche noi?
Io ora.

Alberto Spatola

martedì 8 settembre 2015

Post inutile per gente inutile, dei referendum e altre magagne

Avviso ai naviganti, questo post è scritto solo come atto di narcisistica chiarezza e trasparenza con un tocco di generosità per i tanti pettegoli della politica.
Ebbene si oggi ero al banchetto referendario di Possibile in Via Sestri.
Non ero ad organizzare, ma un amico mi ha chiesto di dare una mano, e visto che potevo, mi sono messo a disposizione e dopo due ore di raccolta firme mi son sentito di dirgli grazie, perché mi ha fatto fare qualcosa di costruttivo e buono.
Sono quindi in Possibile, il movimento fondato da Giuseppe Civati, e altri, uscendo dal PD? Assolutamente NO.
I referendum non li ho nemmeno firmati tutti e otto, ma solo sei (quelli sulla legge elettorale non mi convicono, 'sta legge elettorale e la riforma costituzionale a me garbano vagamente).
Questo è quanto, non c'è altro da aggiungere, altro non è cambiato. Per le voci di corridoio e i veleni c'è sempre spazio quindi non mi dilungo, e se qualcuno vorrà firmare firmerà, io sono soltanto "un attivista a chiamata" che sogna di mettersi in proprio.

Alberto Spatola, con disillusione

giovedì 18 dicembre 2014

Seduta Consiglio municipale 18-12-2014

Oggi, Giovedì 18 Dicembre, alle h 14,30 Consiglio municipale del Medioponente di Genova.
L'ordine del giorno è disponibile qui.   
Se non riuscite ad esserci qui la diretta streaming, poi l'immancabile "cronaca" Twitter attraverso #MedioPonente.

Buona visione!
Alberto Spatola, il Consigliere

domenica 28 settembre 2014

Seduta Consiglio municipale 29-9-2014

Domani, alle h 14,30 Consiglio municipale del Medioponente di Genova.

L'ordine del giorno è disponibile con la convocazione qui.

Il tema principale è il programma di investimenti in conto capitale per lavori di manutenzione ed espressione di pareri in merito al PUC comunale.

Se non riuscite ad esserci qui la diretta streaming, infine l'immancabile "cronaca" Twitter attraverso #Medioponente
Buona visione,


Alberto Spatola, il Consigliere

martedì 16 settembre 2014

Seduta Commissione III 16-09-2014

Tra pochissimo alle h 14,30 seduta di III Commissione del Municipio MedioPonente.

L'ordine del giorno con la convocazione qui.

Per le Commissioni non vi è streaming, ma come sempre diretta su Twitter attraverso #Medioponente.

 Alberto Spatola, il Consigliere

lunedì 14 luglio 2014

Seduta Consiglio municipale 14-07-2014

Tra pochissimo, alle h 14,30 Consiglio municipale del Medioponente di Genova.

L'ordine del giorno è disponibile con la convocazione qui.

Il tema pressoché unico e principale e il parere sul bilancio comunale che ci è stato illustrato qualche giorno fa.
Qui l'illustrazione avvenuta nella seduta di tutti i Consigli municipali.

Se non riuscite ad esserci qui la diretta streaming, infine l'immancabile "cronaca" Twitter attraverso #Medioponente
Buona visione,

Alberto Spatola, il Consigliere

domenica 29 giugno 2014

Seduta Consiglio municipale 30-06-2014

Domani, 30 Giugno 2014 alle ore 14,30 ci sarà Consiglio municipale del MedioPonente di Genova.

L'ordine del giorno è disponibile qui.

Incontreremo i lavoratori di Piaggio Aero,
dopodichè, oltre ad altre questioni tra cui sicurezza e manutenzioni,
discuteremo la mozione presentata dalla maggioranza (PD, SEL, Gr.Misto) in merito al progetto edilizio tra Via S.G.Battista e Via Faraggiana (il vecchio mulino sul Cantarena), in cui esprimiamo la nostra totale contrarietà al progetto,
potete trovare il documento qui.

Se non riuscite ad esserci qui la diretta streaming, infine l'immancabile "cronaca" Twitter attraverso #Medioponente

P.S.: Qui l'importante mozione della maggioranza sulla sicurezza degli assistenti sociali infine ci tengo a sottolineare come il Consiglio municipale si sia concluso ricordando i fatti del 30 Giugno 1960.
P.P.S.: Dicono di noi [http://goo.gl/zpMzom]

Buona visione,
Alberto Spatola, il Consigliere 

venerdì 6 giugno 2014

PD di Sestri, una analisi del voto.

Ieri sera il Circolo PD di Sestri Ponente ha riunito il suo direttivo e tra i molti interessanti argomenti ha anche affrontato una analisi dell'ultimo voto europeo.
Mi era stato chiesto di fare alcune slide a proposito col "gruppo formazione" del Circolo, questo è il risultato ... Tutto vostro:

 
Alberto Spatola, il Consigliere

lunedì 14 aprile 2014

Seduta Consiglio municipale 14-04-2014

Oggi, 14 Aprile, alle ore 15,30 (sulla convocazione c'è scritto 14,30, ma c'è stato uno slittamento) ci sarà Consiglio municipale MedioPonente di Genova.

L'ordine del giorno è disponibile qui.

I temi principali del Consiglio saranno "Piaggio Aero industries" e "il programma triennale dei lavori pubblici" che potete trovare qui.

Se non riuscite ad esserci qui la diretta streaming, infine l'immancabile "cronaca" Twitter attraverso #Medioponente

Buona visione,
Alberto Spatola, il Consigliere 

martedì 25 febbraio 2014

Seduta Consiglio Municipale Medioponente 26-2-2014

Domani, 26 Febbraio, alle ore 14,30 ci sarà Consiglio municipale MedioPonente di Genova.

L'ordine del giorno è disponibile qui.

Il tema principale del Consiglio sarà l' "emergenza" di Scarpino, trovate una sintesi qui fatta dal PD Sestri Ponente.

In Consiglio sarà presente il Presidente dell'AMIU Marco Castagna e l'Assessore Valeria Garotta sul tema discuteremo un "puntiglioso" e completo ordine del giorno che potete leggere qui.

L'anno scorso avevo firmato e pubblicizzato l'iniziativa di legge popolare "Rifiuti zero", potrà sembrare fantascienza di fronte l'emergenza attuale, ma da qualche parte bisogna pur partire.

Se non riuscite ad esserci qui la diretta streaming, infine l'immancabile "cronaca" Twitter attraverso #Medioponente

Buona visione,
Alberto Spatola, il Consigliere 

martedì 11 febbraio 2014

Seduta Consiglio Municipale Medioponente 12-2-2014

Domani, 12 Febbraio, alle ore 14,30 ci sarà il Consiglio municipale Medioponente di Genova.

L'ordine del giorno è disponibile qui.

Due i temi più importanti all'ordine del giorno:
insediamenti nomadi nel territorio municipale;
parere su la proposta della Giunta comunale in merito alla somministrazione alimenti e bevande.

Sui due temi linko due articoli de Linkiesta che come direbbe Nanni Moretti "non c'entra, però c'entra":
"Goodbye Europa, il Belgio espelle i cittadini UE", qui;
"Una birra mette tutti d'accordo, anche alla Camera" qui.

E voi direte, ma che c'entrano? Partecipate al Consiglio municipale che provo a spiegaverlo.
Se non riuscite ad esserci qui la diretta streaming, infine l'immancabile "cronaca" Twitter attraverso #Medioponente

Buona visione,
Alberto Spatola, il Consigliere

martedì 21 gennaio 2014

Seduta III Commissione Medioponente 21-01-2014

Oggi alle 15,30 vi sarà una seduta della III Commissione del Municipio VI Medioponente del Comune di Genova.

L'ordine del giorno è disponibile con la convocazione, qui.

Parleremo di orti urbani.
Sia su quelli di Valletta Rio San Pietro che di Via Borzoli.
Ovviamente anche possibili varie ed eventuali.

A proposito di orti urbani, ma più in generale di agricoltura e tutela del territorio, segnalo diversi articoli-iniziative:
#Terrepubbliche ai giovani agricoltori. Roma, Petizione di Terra!
Tema dell'EXPO 2015, Wikipedia
Agricoltura, Legambiente
Contadini della Vesima, IF

Come sempre farò diretta Twitter con l'hastag #Medioponente

A presto!


Alberto Spatola, il Consigliere

lunedì 2 dicembre 2013

Seduta Consiglio municipale Medioponente 2-12-2013

Oggi, 2 Dicembre, alle ore 14,30 Consiglio municipale Medioponente di Genova.

L'ordine del giorno, con relativa documentazione (che potrebbe subire variazioni), è disponibile qui.

Numerosi argomenti all'ordine del giorno, ben 9 punti: utilizzo locali, sicurezza, botti di capodanno, nomadi e altro ancora.

Per la cronaca il documento, sui 500 giorni di mandato, discusso lo scorso Consiglio è stato pubblicato anche sui canali ufficiali del Municipio, buona lettura.

Per non appesantire questo povero blog non incorporerò più lo streaming del Consiglio, ma segnalerò ogni volta questo link.
Inoltre l'immancabile diretta Twitter attraverso #Medioponente

Grazie,
Alberto Spatola, il Consigliere

martedì 12 novembre 2013

Seduta III Commissione Medioponente 12-11-2013

Oggi alle 15,30 vi sarà seduta della III Comissione del Municipio VI MedioPonente del Comune di Genova.

L'ordine del giorno è disponibile con la convocazione, qui.

Parleremo di iniziative nel corso della giornata dedicata alla violenza sulle donne, contributi alle associazioni e sentiremo l'Assessore alla Cultura del Municipio Fabrizio Gelli.

Come sempre farò diretta Twitter con l'hastag #Medioponente

A presto!

Alberto Spatola, il Consigliere

lunedì 11 novembre 2013

Seduta Consiglio municipale MedioPonente 11-11-2013

Al volo dopo il pranzo con Civati all'interno del Civaday sarò in Consiglio municipale.

Alle 14,30 un importante Consiglio del Medioponente di Genova monotematico, su la relazione della Giunta sui primi 500 giorni di mandato.

L'ordine del giorno è disponibile qui.

Lo scorso mese avevo scritto "I miei 500 giorni" un personalissimo post sulla mia attività da Consigliere municipale e ora c'è il lavoro di tutta la Giunta municipale, 44 pagine per 500 giorni, un diario attento e studiato di questa avventura che oggi andremo a leggere e votare.

Spero di incontrarvi in tantissimi, in ogni caso c'è:
la diretta streaming;
la diretta Twitter con #Medioponente;
e ultimo ma non ultimo il documento integrale sui 500 giorni della Giunta di Municipio qui.

Alberto Spatola, il Consigliere

venerdì 11 ottobre 2013

I miei 500 giorni

Durante la campagna elettorale per il Municipio mi sono ritrovato spesso spiazzato dagli elettori.
Per esempio stavo incontrando alcuni commercianti e uno mi fece: "io sono disposto a votare solo chi dice che è in grado di tradire il proprio Partito, solo chi è disposto a fermare il proprio gruppo su alcune questioni".
Non ero pronto ad una affermazione del genere, infatti su quella frase ci ho riflettuto a lungo, come su molte altre, e mi son detto che non dovevo essere innanzittutto uno disposto a fermare il proprio Partito, ma uno testardemente dedito a spronarlo e spingerlo in determinate direzioni.
Così sto facendo il Consigliere municipale di maggioranza.
Da 500 giorni.
Sono passati esattamente 500 giorni dal primo Consiglio e pensando a quel numero mi viene in mente un film, 500 giorni insieme, che ben poco c'entra con la politica e le istituzioni locali, ma che ha una bellissima scena in cui c'è il confronto tra le aspettative e la realtà del protagonista.
Un po' mi succede lo stesso con l'esperienza municipale e devo dire che la mia storia è molto meno drammatica.
Conoscevo le difficoltà del Municipio e quelle ho trovato, conoscevo le potenzialità del Municipio e queste sto sfruttando.
A partire dal primo giorno, di questi 500, mi sono impegnato su pochi temi concreti, usando come bussola la lettera che ho inviato a molti sestresi e alcuni corniglianesi, e che ogni tanto rileggo.
Sin da subito ho promosso la diretta streaming delle sedute, facendo così essere il Medioponente il primo Municipio di Genova dotato di questo mezzo.
Ho poi ripreso la battaglia, contro le sale gioco, del Municipio Valpolcevera, promossa dal Consigliere Walter Rapetti, e grazie a Don Gallo (e indirettamente a Nicole Minetti) questa battaglia di legalità ha trovato la voce necessaria, visto che aveva già il supporto di numerose associazioni, per esempio LIBERA, che da tempo sottolineavano la gravità del fenomeno. Così il Comune di Genova ha addotato uno dei regolamenti più stringenti d'Italia.
Potete immaginare la mia (piccola) contentezza nel vedere nei bar scritto "le slot si spengono alle ore 19", potete immaginare anche lo sconforto nel sapere che quel regolamento comunale rischia di essere stralciato per via di "lotte in punta di diritto".
Nonostante le aspettative rimane comunque la rabbia nel vedere come il Municipio, possa fare soprattutto solo il "sindacato di territorio", l'orecchio, non collegato al cervello, del Comune di Genova.
Avevo chiesto, come si volesse sfruttare l'occasione delle Città Metropolitane per riformare i Municipi, ma attendo ancora risposta dal Consiglio di Dicembre 2012.
Questi alcuni fatti di particolare rivelanza, poi c'è il lavoro quotidiano, le tantissime iniziative, che nel Medioponente non mancano mai, e alcuni momenti di studio che mi hanno portato ad elaborare nuove proposte di cui presto vi metterò a parte, e infine il continuo rapporto con la giovanile PD del Medioponente, che aveva proposto la mia candidatura.
Questi 500 giorni sono solo un pezzo del viaggio che sto facendo (che vorrei continuasse fino a scadenza naturale, poiché credo che non vi sia alternativa a Doria, e a questa Giunta), ma son serviti per aver più chiara la rotta, spero quindi in altri "500 giorni insieme".

P.S.: Neanche il tempo di pensare ai 500 giorni, che sono diventati 501.

Alberto Spatola, il Consigliere